Frantoio Sapor d’Olio – recupero e valorizzazione
“Non canta soltanto il vino, canta anche l’olio,
vive in noi con la sua luce matura
e tra i beni della terra separo,
olio,
la tua inesauribile pace, la tua essenza verde,
il tuo colmo tesoro che discende
dalle sorgenti dell’olivo”
(P. Neruda)
Nel 2004 il Comune di Rodengo Saiano decise di procedere con il recupero della Cascina ex Damiani di sua proprietà che versava in pessimo stato di conservazione. Per questo stipulò una convenzione di 30 anni con la cooperativa DISPARI (ex Isparo) per “la concessione di ristrutturazione, recupero ambientale e gestione di cascina rurale e annessi terreni destinati a parco pubblico per attività agricole, didattiche, culturali e sociali”
Venne scelta DISPARI in quanto “unica realtà a livello Regionale capace di garantire una crescita dell’economia sociale in rapporto allo sviluppo sostenibile del territorio, per esperienza e per attività tuttora svolte”.
L’accordo prevedeva già che le attività agricole venissero poi affidate alla neo costituita cooperativa CLARABELLA.
Il progetto prevedeva:
- recupero della cascina esistente;
- realizzazione di un frantoio;
- realizzazione del parco degli ulivi (circa 800 nuove piante su 2 ettari);
- creazione di spazi per le associazioni del territorio;
- realizzazione di una pista ciclo-pedonale e di un percorso vita;
- manutenzione del parco di 3mila mq con creazione di aree gioco e pic-nic.
Obiettivo principale della cooperativa era inoltre la creazione di nuovi posti di lavoro per persone svantaggiate residenti nel Comune di Rodengo Saiano.
Perché gli ulivi e il frantoio?
La Lombardia vanta un’antichissima tradizione olivicola, certamente di età preromana, in una zona che geograficamente non si riterrebbe ideale per questa coltura: il territorio dei laghi prealpini. Il particolare microclima esistente in quest’area è dovuto alle acque dei laghi, che fungono da serbatoi di calore e di umidità, consentendo ai fertili suoli d’origine morenica di ospitare persino colture d’origine sub tropicale, come oleandri, viti e ulivi.
Inoltre la zona di Rodengo Saiano già nei primi del ‘900 aveva il suo frantoio; non dimentichiamo la presenza dell’Abbazia Olivetana in cui i monaci erano famosi per la predisposizione all’attività agricola, anche se non prevalentemente olivicola.
Attualmente l’olivicoltura lombarda resta assai blasonata per la sua tipicità e per la qualità pregiata dei suoi oli autentici
Abbiamo deciso di installare un frantoio di piccole dimensioni in modo da permettere anche ai piccoli produttori di poter accedere in esclusiva per la propria produzione e di produrre un olio di provenienza garantita.
Questo tipo di impostazione permette inoltre di poter agire anche su altre importanti variabili legate alla qualità dell’ olio:
- cura della fase di macinatura;
- gestione della temperatura;
- controllo dei parametri funzionali.
Per quanto riguarda il frantoio abbiamo scelto un impianto prodotto dalle Officine Meccaniche Toscane. E’ un impianto brevettato che lavora molto sulla qualità dell’ olio non usa centrifughe o separatori diversi, ma un decanter. Riesce a gestire 15 quintali all’ora di olive.
Abbiamo scelto una macchina strutturata con più vasche e non con una vasca di grande portata e questo perché da noi non esistono – o meglio esistono ma in numero molto esiguo – i grossi produttori di olive; sono tutti piccoli proprietari che producono in media dai 3 ai 5 q.li di olive
L’ idea dell’olivicoltura è anche uno strumento per dare maggior efficacia alla politica della cooperativa volta a dare sempre maggior sviluppo all’inserimento lavorativo di persone disabili e svantaggiate. Infatti, tale attività, collegandosi con la produzione vinicola già presente, permette di creare sinergie preziose.
Vite e ulivo vengono lavorati in periodi diversi secondo il seguente calendario:
Gennaio/Febbraio: sono i mesi della potatura e legatura dei vigneti, attività che si protraggono sino a marzo.
Marzo: inizia la potatura dell’ olivo, che continua sino al mese di aprile.
Aprile: ricomincia l’ attività nei vigneti con la potatura del verde e tutto il grosso lavoro legato ai vari trattamenti degli impianti; queste attività si protraggono per tutta l’estate.
Agosto/Settembre: inizia il periodo della vendemmia sino a metà settembre.
Fine settembre: inizia la raccolta delle olive, la loro molitura e la produzione dell’ olio, che si protrae sino a gennaio.
Cerchiamo di creare occasioni di lavoro in ambiti di attività molto ben inseriti nel contesto territoriale di cui facciamo parte, questo per non creare aspettative che verrebbero sistematicamente tradite da un contesto sociale incapace di accogliere determinate istanze e necessità.