Il 27 novembre abbiamo siglato un protocollo d’intesa con la Diocesi di Noto, la Cooperativa Sociale “Si può Fare”, “Natura Iblea” di Ispica (Ragusa), “Ristorazione Oggi” con sede a Milano e il Dipartimento di Salute Mentale di Siracusa.
L’intesa prevede l’inserimento immediato di 12 persone “svantaggiate” in due terreni messi a disposizione dalla Diocesi di Noto, ma le assunzioni, non appena il progetto sarà a regime, saranno molte di più. L’attività di trasformazione e confezionamento delle piante si svolgerà nell’intero territorio siracusano, in vari centri di lavorazione. I lavoratori coinvolti saranno principalmente i detenuti, per le attività in campo, e le donne immigrate vittime di violenza per le attività di trasformazione e confezionamento
Questo obiettivo è stato raggiunto dopo due anni di lavoro iniziati a luglio 2013 con la costituzione della cooperativa sociale Si Può Fare grazie all’impegno del Vescovo Antonio Staglianò che ha messo a disposizione terreni della diocesi per progetti di inclusione sociale di categorie povere e disagiate
La cooperativa ha in animo di accogliere soggetti svantaggiati sprovvisti di qualsiasi copertura economica, persone indicate a vario titolo da qualsiasi ente operante nel territorio. Una mano, in questo senso, ci viene data dall’esperienza maturata, a partire dal 2002, dalla cooperativa Clarabella, nostro partner che opera nel bresciano, nata per sviluppare le attività agricole mantenendo ben salda la missione: accogliere, inserire e creare opportunità di lavoro per persone che soffrono di disturbi psichiatrici e non.