Dal Giornale di Brescia
Articolo di Manuel Caldarese
L’innovativa idea di un ingegnere milanese per trasportare gli attrezzi da sci sarà prodotta interamente a Pompiano dagli ospiti della cooperativa Airone*
Sarà prodotto interamente a Pompiano il nuovo «Skiddi», un mini trolley per gli sci che permetterà di agevolare il trasporto dell’attrezzatura. Un prodotto innovativo, pensato per facilitare la vita a tutti gli appassionati delle piste.
L’idea di «Skiddi» nasce dalla mente dell’ingegnere milanese Sergio Pedolazzi, il quale, un bel giorno, si è domandato come mai dovesse costare tanta fatica trasportare gli strumenti da neve fino alle piste. Così ha cercato una soluzione e, in pochi mesi, ha depositato il brevetto di «Skiddi».Il trolley ha la grandezza di un portafogli e si applica facilmente alla parte terminale di tutti i tipi di sci, consentendo un trasporto più agevole del consueto.
A gestire tutta l’impresa, è l’incubatore bresciano «D-Namic», che ha deciso di affidare la fabbricazione del prodotto agli ospiti della cooperativa sociale di Pompiano «Airone»*, impegnata nel reinserimento sociale e lavorativo di persone con disagio fisico e psichico. “Ci interessa – riferisce Alessandro Scozzesi, amministratore delegato di D-Namic – l’impatto che un prodotto ha sul territorio. Abbiamo scelto una produzione made in Italy al cento per cento per puntare sulla qualità e abbiamo trovato la disponibilità di Carlo Fenaroli, presidente della cooperativa sociale Airone*.”
«Skiddi» è stato lanciato martedì 17 marzo sulla piattaforma di crowdfunding americana Kickstarter, ma ancora prima del lancio ha destato l’interesse degli appassionati della neve. «Grazie ai contatti – continua Scozzesi – la campagna è arrivata a compimento a soli tre giorni dal lancio, in netto anticipo sui 40 giorni previsti per il raggiungimento della cifra richiesta su Kickstarter. Per chi non conoscesse il funzionamento della piattaforma, va detto che non raccogliamo un’elemosina, ma premiamo chi decide di aiutarci con un contributo con la spedizione del prodotto finito. È semplicemente una vendita preventiva, che consente di pianificare meglio la distribuzione».
Un progetto ambizioso e innovativo, quello nato dall’incontro tra «D-Namic» e la cooperativa Airone*, che declina l’impresa in chiave sociale e sostenibile per il territorio che merita di certo attenzione.
E soprattutto vuole essere imposto come una nuova logica del fare impresa, dal momento che oltre a Skiddi ci sono altri quattro progetti, soltanto per il 2015, che D-Namic conta di realizzare sempre con la stessa attenzione all’impatto sul tessuto sociale territoriale. Magari sempre insieme a Airone*.
*ora Cooperativa Dispari