La Banca Dati stilata sul triennio 2015/2017 riferisce di un aumento dei soggetti presi in carico, passati da 92.672 unità a 101.202
martedì 08 maggio 2018 CRONACA, pagina 10
Si è registrato un aumento del consumo dei farmaci antipsicotici negli ultimi sette anni
Un disagio psichico che nel Bresciano è in aumento, ma che deve essere combattuto in modo sempre più «condiviso». La Legge 180 che porta il nome dello psichiatra Franco Basaglia compie 40 anni. Conquista democratica che condusse alla chiusura dei manicomi segreganti e diede impulso a percorsi riabilitativi capaci di favorire il reinserimento del paziente nella comunità, la riforma sancì l’affermazione dei diritti civili contro il pregiudizio. PER RIFLETTERE sulla portata storica e culturale del cambiamento e illustrare le attività di cura e accompagnamento svolte dalle realtà del Terzo Settore di concerto con Ats e amministrazioni locali, il Consorzio Cascina Clarabella di Corte Franca e la rivista Animazione Sociale promuovono il convegno nazionale «L’impossibile può diventare possibile», incontri e workshop volti a valorizzare la funzione inclusiva delle reti territoriali e a presentare le testimonianze di quanti lavorano a contatto con la malattia mentale. Da giovedì a sabato, l’Aula Magna dell’Istituto Antonietti di Iseo accoglierà una tre giorni di riflessione scientifica e di confronto dedicata non solo alle risposte integrate dei presidi sanitari ma anche alle prospettive create da una nuova sensibilità interdisciplinare: quella che vede nelle sofferenze psichiche del singolo il disagio attraversato dall’intero corpo sociale. «Puntiamo a coinvolgere l’intera cittadinanza, per abbattere le barriere psicologiche che ancora oggi spingono l’opinione pubblica», ha spiegato Roberto Camarlinghi di Animazione Sociale. Obiettivo condiviso da Claudio Vavassori, direttore del Consorzio Clarabella. «Bisogna sconfiggere la segregazione uscendo sul territorio con progetti occupazionali che chiamino in causa le imprese e gli imprenditori», ha sottolineato. Idee contenute anche nel libro «I luoghi del possibile. Fare salute mentale oggi», volume sull’eredità di Basaglia che verrà presentato in anteprima. Nell’ospitare nella sede di viale Duca degli Abruzzi la presentazione dell’appuntamento nazionale, l’Ats di Brescia ha fornito per voce del Direttore generale a Carmelo Scarcella i numeri relativi alle malattie mentali e al disagio psichico nel territorio bresciano di competenza. La Banca Dati, stilata sul triennio 2015/ 2017 unendo le informazioni raccolta dalle aree che si occupano di disabilità, dipendenze, acquisto delle prestazioni sanitarie, ricoveri ospedalieri, pronto soccorso e prestazioni ambulatoriali, comunica un aumento dei soggetti presi in carico dal servizio con specifica diagnosi: si è infatti passati dalle 92. 672 unità del 2015 alle 101. 202 del 2017, ossia l’8,4% della popolazione complessivamente assistita. Si tratta in prevalenza di donne (61%) con un’età media di 62 anni (negli uomini scende attorno ai 50). I nuovi casi riscontrati nell’ultimo anno sono oltre 18mila, il 18,3% del totale. L’analisi delle differenti patologie monitorate nel 2017 ha portato a identificare un 37% di pazienti che usufruiscono di prescrizioni di due o più farmaci specifici pur non essendo interessati da diagnosi specifica, seguiti da persone affette da disturbi dell’umore e da disturbi nevrotici legati allo stress. Pur essendo i ricoveri per patologie psichiatriche in continua diminuzione a partire dal Duemila (-50%), negli ultimi sette anni si è verificato un incremento del 40% nel consumo di medicinali antipsicotici. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo pubblicato il 08/05/2018 su “Giornale di Brescia”
SALUTE. In occasione della presentazione del convegno «L’impossibile può diventare possibile» sono stati forniti in dati sul disagio psichico in provincia di Brescia
Farmaci antipsicotici, in sette anni +40%
Davide Vitacca