Lavorazione del pesce Clarabella inaugura una nuova esperienza

Presto anche il Sebino avrà un centro di lavorazione del pesce pescato nel lago d’Iseo: a breve infatti nascerà ufficialmente l’Agroittica Clarabella, all’interno della struttura nelle campagne tra Iseo e Cortefranca. Un progetto importante ed innovativo, che intende andare incontro ai pescatori professionisti che operano sul Lago, fortemente voluto dalla direzione della Cascina, che da anni ormai opera nel settore del Sociale. «La Cooperativa ha 400 dipendenti – spiega Carlo Fenaroli, il direttore della struttura – la metà dei quali sono persone svantaggiate e fragili. Il nostro progetto di inserimento lavorativo e di inclusione sociale verrà attuato anche nella nuova area, così come lo è stato per il frantoio che abbiamo messo in attività a Rodengo Saiano e per la cantina, attivata all’interno dello stabile di Cortefranca: persone che verranno formate per fornire un servizio di eccellenza. Grazie all’interessamento dell’Autorità di bacino verrà lavorato il pesce, soprattutto nelle stagioni con picchi produttivi importanti e la conservazione diventa complicata: verranno utilizzate tecniche classiche ed innovative, riguardanti, ad esempio, l’essicazione e l’affumicatura, che permetteranno di mettere sul mercato prodotti di un valore organolettico di pregio». L’INAUGURAZIONE avverrà il 19 luglio prossimo, alla presenza – oltre che dei vertici della Cooperativa e dei ragazzi che prenderanno parte al progetto – anche dell’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi, del Presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, e dei sindaci di Iseo e Cortefranca. «Il punto di partenza per noi rimane l’inserimento lavorativo dei nostri ragazzi – conferma poi Fenaroli – a cui possiamo dare risposte concrete, in un’ottica di servizio al territorio. Le attività di Clarabella sono molteplici: c’è l’agriturismo B&B, c’è il Ristorante 180 che ieri sera ha ospitato lo Chef Giorgione del programma di Sky Gambero Rosso «Orto e Cucina» per una cena con show cooking, ci sono le fattorie didattiche. In tutte sono coinvolti giovani e adulti con problemi psichici: il reinserimento nella società, parte da qui. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Articolo pubblicato il 15/06/2018 su “Bresciaoggi”

 

 

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