In occasione del Convegno Nazionale
L’IMPOSSIBILE PUO’ DIVENTARE POSSIBILE. Territori ancora capaci di inclusione (10.11.12.13 maggio, Iseo)
Corte Franca, 11/05/2018 – Si è tenuta ieri sera in Cascina Clarabella, a conclusione della prima giornata del Convegno Nazionale “L’IMPOSSIBILE PUò DIVENTARE POSSIBILE. Territori ancora capaci di inclusione sociale” in occasione dell’anniversario dell’approvazione della Legge Basaglia, la cerimonia di dedica dei vigneti di Cascina Clarabella a Marco Cavallo, simbolo del pensiero basagliano che 40 anni fa ha portato alla chiusura dei manicomi.
Cerimoniere dell’evento Beppe dell’Acqua, direttore del dipartimento di salute mentale di Trieste per 17 anni fino al 2012, che 40 anni fa ha vissuto da protagonista la rivoluzione basagliana e che ha saputo raccontare ai circa 300 presenti la storia di Marco Cavallo con l’entusiasmo e la capacità di coinvolgere di chi quei momenti e quelle storie li ha vissuto davvero in prima persona.
Marco Cavallo è un enorme cavallo azzurro di cartapesta costruito nel 1973 dagli ospiti del manicomio di Trieste che nella sua pancia hanno racchiuso biglietti con sogni e speranze. Troppo grande per passare attraverso il muro di cinta del manicomio ma desideroso di sfilare per le vie della città trova in Franco Basaglia la forza per sfondare il muro del manicomio e per sfilare a capo di 600 fra pazienti, educatori, infermieri e dottori. Da Allora Marco Cavallo è simbolo di liberazione e del sogno di qualcosa di migliore.
Ieri sera, accompagnato dalle parole di Beppe dell’Acqua e dai presenti all’evento, Marco Cavallo ha sfilato nel vigneto di Cascina Clarabella dipingendo del suo colore azzurro la testata di ogni filare fino alla targa installata sulla prima testata dove chi vorrà potrà leggere la sua storia.
“La Cooperativa Agricola Clarabella – dichiara Claudio Vavassori, Presidente del Consorzio Cascina Clarabella – coltiva secondo i dettami dell’agricoltura biologica cinque vigneti in Franciacorta fra Iseo, Rovato e Rodengo Saiano situati in luoghi aperti vicino a piste ciclabili, parchi gioco e prati frequentati da molte persona, famiglie e scolaresche. Colorare i pali dell’azzurro di Marco Cavallo e raccontare la sua storia è un modo per testimoniare l’esperienza di Basaglia a cui ogni giorno ci ispiriamo con il nostro lavoro e diffondere la sua eredità fra i cittadini del nostro territorio”.